Galleria Alter Ego

Arte Contemporanea

Sonia Vicari

“Ho sempre giocato sin da bambina ad immaginare. Vedevo forme e figure nei tronchi di albero, nelle rocce, nelle piastrelle marmorizzate degli anni ‘70, nelle pareti perlinate della casa di mio nonno in svizzera tedesca, nelle ombre, nell’acqua, nel buio. Adoro osservare e detesto trovarmi in un luogo grande con tante cose attorno che non posso guardare con calma e coglierne i dettagli.

 

La scultura intesa come modellaggio o assemblaggio è un attività che ho sempre praticato e che, all’occasione, sperimento con nuovi materiali o tecniche.

 

Diverso è per la scultura su pietra che ho scoperto per caso, nel 2001, levigandone una morbida. Subito mi sono innamorata di questo approccio con la materia. Mi accorgevo che in qualsiasi pietra che guardavo trovavo delle figure racchiuse come quando da bambina immaginavo. Occorreva solo togliere cosa gli stava attorno.

 

Fermare, fissare forme e figure che casualmente vedo nella pietra è diventata una mia esigenza.

 

Grazie a questo canale di espressione, la scultura, rifletto sentimenti o stati d’animo. Forza, concretezza, sicurezza, felicità, piacere si scontrano e si equilibrano con paura, perplessità, difesa, impotenza, rabbia.